mercoledì 28 aprile 2010

Editoriale Vie del gusto Maggio 2010

Tutti chiacchiere e distintivo
L’Italia è piena di professionisti della chiacchiera, del cazzeggio, dell’inutilità. Sostanzialmente non fanno
niente e non servono a nulla. Ma, soprattutto, non interessano nemmeno come servi ad alcuno, il che la
dice tutta. Ce ne sono in tutti i settori:
1) Nella politica: assessori che vanno di qua, di là, in mezzo e sono pronti per le prossime elezioni a
mendicare un nuovo posto in lista.
2) Nelle professioni: commercialisti, avvocatucci mai arrivati che promettono di tutto pur di avere un
incarico professionale.
3) Nell’editoria: giornalisti che non si possono definire tali nella maniera più assoluta. Ovviamente sempre
pronti a scrivere per chiunque e che, soprattutto, nel frattempo spettegolano e criticano.
A dare una mano a questo settore però ci ha pensato un ultimo provvedimento governativo, che
raddoppia le tariffe per la spedizione dei giornali. Da qui un effetto domino nel settore. Per rientrare
dentro un certo peso e non subire l’aumento si stamperanno meno pagine, si utilizzeranno meno
giornalisti, meno fotografi, meno grafici, meno agenzie di comunicazione e di pubblicità. Alla fine
anche le poste non otterranno i benefici sperati in quanto alcuni giornali si apprestano a chiudere e altri
hanno già rivisto il peso.
Oltre ai professionisti del cazzeggio, della chiacchiera e della inutilità abbiamo scoperto i professionisti
dell’incompetenza.

di Domenico Marasco

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